Con la moglie Agnese e le figlie Chiara e Alice, Tommaso vive nello storico Casino Masciantonio riportato a nuovo splendore, nel cuore dell'Altopiano, spaziando con lo sguardo sui propri oliveti, i vigneti e l'amato Trappèto
Sull’altopiano sassoso di Caprafico, nel comune di Casoli, in provincia di Chieti, l’azienda agricola Tommaso Masciantonio custodisce 5000 piante di olivo per oltre la metà ultrasecolari.
Nel Trappèto aziendale i Masciantonio trasformano le proprie olive dal 1948. Il controllo dell’intera filiera dal campo alla bottiglia garantisce l’eccellenza assoluta dell’olio, lavorato a pochissime ore dalla raccolta delle olive e confezionato solo al momento dell’acquisto.
Il legame tra i Masciantonio e l’oro verde è antico. Già nel XIX secolo la famiglia lavorava le olive, che grazie alla loro duplice attitudine si prestavano anche ad essere messe in salamoia, l’oliva ‘ndossa.
Paolo Masciantonio acquista l’azienda olivicola – oggi Trappeto di Caprafico – non lontana da Casoli, Città dell’Olio.
Dall’acquisto del primo torchio la lavorazione delle olive avviene nel frantoio aziendale.
Il seminativo arborato è trasformato in oliveto specializzato, conservando gli ulivi secolari e introducendo le principali cultivar: Gentile di Chieti e Intosso (varietà autoctona di Casoli).
Oggi è Tommaso a guidare l’azienda, ed insieme alla moglie Agnese e le figlie Chiara e Alice vive nello storico Casino Masciantonio riportato a nuovo splendore, nel cuore dell’Altopiano, spaziando con lo sguardo sui propri oliveti, i vigneti e l’amato Trappèto.